La magia del granito, la forza del vento, voglio che sia cosi' il paradiso...

La magia del granito, la forza del vento, voglio che sia cosi' il paradiso...
Capo Testa.....

lunedì 8 novembre 2010

Una sera........

una sera diversa,
con amici, a bere lambrusco e spizzicar salame,
una sera divertente a suo modo
ma che avrei voluto fosse con te.

Ridere, scherzare, qualche bicchiere in piu'
ma manchi, caspita se manchi,
quante volte ho immaginato la semplicita'
di una risata insieme a te,
di poter condividere un momento di complicita'
senza malizie, senza confini...
solo onde di emozioni a bagnare la nostra serata.

tornando a casa, la via emilia e' scura,
pochi lampioni al passare dei borghi
qualche falo' di stoiche e resistenti bagascie
da statale, tristi nella loro solitudine immensa.

Mi piacerebbe che questa serata
fosse scivolata tra cartocci di fritto
e pignoletto frizzante, piadine e cozze
gratinate sul molo del canale di cervia...
con te, per finire a guardare le stelle
e parlare di maree e di nebbie
in questa sera di ottobre
che avrei voluto passare solo con te


....ANIMA.....

 
 
oh...come si preoccupano della mia anima!
ricevo lettere
suona il telefono...
"va tutto bene?"
chiedono.
"tutto bene" rispondo.
"ne ho visti tanti andare a fondo" dicono.
"non ti preoccupare per me" dico.

eppure mi rendono nervoso.
entro e faccio una doccia
esco e mi schiaccio un punto nero sul naso.
poi entro in cucina e mi faccio
un panino al prosciutto.
un tempo vivevo di caramelle.
adesso ho importato senape tedesca
per i miei sandwich.potrei per questo
essere in pericolo.

il telefono continua a suonare e le lettere
ad arrivare

se vivi in un armadio con i topi
mangi pane vecchio
ti vogliono bene.
in quel caso
sei un genio.

o se sei in manicomio o
sei una botte ubriaca
ti chiamano genio.

o se sei sbronzo e gridi
oscenita' e
ti vomiti i visceri sul
pavimento
sei un genio.

ma paga un mese di affitto
anticipato
mettiti un paio di calze nuove
vai dal dentista
fai l'amore con una ragazza sana e pulita
invece che con una putt.ana
ed ecco che hai perso
l'anima.

non me ne importa abbastanza da chiedere delle
loro anime.
credo che dovrei farlo.

C. Bukowsky

Sale, vento e refrescumme

 
 
Mentre risali
il ventre molle di Genova,
nelle giornate ventose di libeccio
e percorri i vicoli di canneto
per cercar riparo a questo autunno
che lacrima pioggia e sferza di sale
chi passa nella piu' nobile San Lorenzo,
.......
durante questa lenta risalita
nelle viscere pulsanti della citta'
ti accorgi che le sensazioni qui
sono tangibili e forti.......
Il vento si insinua agli incroci dei caruggi chiusi
porta quel dissipato e tagliente sentore di sale
spezza la percezione degli odori
delle botteghe, dei cumuli di rumenta,
attenua quel profumo di refrescumme
con il quale noi genovesi siamo abituati a convivere....
........
e riesci ancora a soffermarti a squadrare
con curiosita' e diffidenza
l'umanita' di queste viuzze,
di queste coltellate nell'agglomerato di persiane e pietra di lavagna
che dal mare paiono un muro invalicabile...
.........
E se non ti fai prendere dalle tue paure borghesi
e cammini piu' piano, ti accorgerai che qui
non abitano solo pusher sudamericani e bagasce
attempate, ma tanta umanita' che semplicemente
sopravvive con dignita' e compostezza,
relegata qui, nascosta....quasi a volerle fare un dispetto...
...........
Genova e' una grande mamma silenziosa e riservata,
all'apparenza assente ma accoglie tutti
anche se non riserva mai una carezza....
deg.2010